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Un casuale ritrovamento di un presunto "tesoro" coinvolge Simone in storie inconfessate, vissute in scenari reali di rara e naturale bellezza. Tra segreti, enigmi, inganni e riflessioni interiori si dipanano i ricordi, dall'infanzia all'indipendenza fino alla maturità, di un narratore anonimo, con un unico fil rouge che ne accompagna le fasi: il fiume. Paradigma generoso e tormentato, condizionato e condizionante, come gli interpreti delle storie. Tre paesaggi concreti per altrettanti casi, carichi di emozioni e inquietudini. Episodi oscuri rivissuti nella memoria dell'unico custode che, con arte terapeutica, ne verifica gli aspetti ambigui e drammatici quanto comuni nell'immaginario collettivo, compreso quello dello scopritore prima sedotto e poi spaventato dagli eventi e dai suoi stessi ricordi. Ricordi da cancellare, per chi non si accontenta di vivere un copione già scritto e, con equilibrio tardivo, tenta di lasciare comunque traccia di sé, indagando i risvolti nascosti dell'anonimo scorrere quotidiano.